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Oristano
Oristano è la città più importante della Sardegna centro-occidentale. Sorge in una zona abitata sin dai tempi antichi, quando nella penisola del Sinis sorgeva la città fenicia e, poi, greca di Tharros. Importante scalo commerciale per le rotte del Mediterraneo, la morfologia del golfo la rende particolarmente protetta dall’impetuoso Maestrale.
La tradizione racconta che Oristano venne edificata nell’XI secolo, utilizzando le pietre della ormai decadente Tharros bizantina, definitivamente abbandonata. Nel basso medioevo, Aristanis fu uno dei centri politici più importanti dell’isola, capitale del Giudicato di Arborea, che fra i quattro Giudicati resistette di più alle influenze delle dominazioni aragonesi, pisane e genovesi, mantenendo una, seppur complicata, lunga indipendenza.
La ricca storia della città è raccontata ovunque per le vie del centro storico: la Torre di San Cristoforo, costruita per volere del giudice Mariano II nel 1290 per ampliare le fortificazioni cittadine, testimonia l’importanza militare raggiunta dal borgo in età medievale.
Allo stesso modo, il monumento di Eleonora d’Arborea, che la raffigura mentre promulga l’importantissima Carta de Logu, coglie l’apice culturale che il giudicato aveva raggiunto sotto il dominio della regina. Un’eredità che si tramanda nel Museo Antiquarium Arborense e nelle festività tradizionali come la Sartiglia, una giostra equestre a cui partecipano 120 cavalieri in occasione del carnevale.
Fra i monumenti religiosi più importanti è doveroso segnalare la Cattedrale di Santa Maria Assunta, edificata in età romanica sopra un tempio di origine bizantina, e il successivo Convento di San Francesco, che custodisce il prezioso Crocifisso Policromo di Nicodemo, del XV secolo.
Le spiagge a Marina di Torregrande, lungo il golfo a ovest della città storica, sono invece il punto di riferimento per il turismo balneare e per la vita notturna. Premiate con Bandiera Verde e Bandiera Blu, sono un simbolo di qualità ambientale unita ai moderni servizi offerti e meta ambita per coloro che vogliono passare una vacanza all’insegna del relax o dello sport.
Area marina protetta Penisola del Sinis – Isola Mal di Ventre
Comprendente l’Isola Mal di Ventre e lo Scoglio del Catalano, l’AMP Penisola del Sinis si trova al largo del comune di Cabras. È noto in particolare per ospitare praterie subacquee di posidonia oceanica e un’eccezionale varietà di alghe sulle rocce sottomarine.
Bagnata frequentemente da raffiche di vento, non è raro poter ammirare gruppi di delfini.
Torre di San Cristoforo o di Mariano II
Museo Archeologico e Storico Artistico “Antiquarium Arborense”
Il Museo Archeologico e Storico Artistico “Antiquarium Arborense” a Oristano è un museo che presenta una vasta collezione di reperti che testimoniano la storia e la cultura della Sardegna dal periodo prenuragico all’età romana.
Tra le opere più interessanti, spiccano le ceramiche e le statue romane. Il museo rappresenta una tappa imperdibile per chi vuole conoscere la storia dell’isola.
Cattedrale di Santa Maria Assunta
La Cattedrale di Santa Maria Assunta si trova nel centro storico di Oristano, su resti di un precedente edificio bizantino. All’esterno colpisce il campanile a pianta ottagonale, alla cui sommità c’è una cupola rotonda in maiolica, che ricorda le chiese ortodosse. Una scalinata sostenuta da 2 statue di leoni porta al presbiterio, la parte dove c’è il clero: i due animali hanno uno sguardo saggio ma affaticato, come se la forza di Dio ne avesse piegato l’irruenza.
Come molte chiese, sull’isola ha subito tante influenze di stile, dal romanico al neoclassico passando per il gotico: di questo rimane la statua dell’Annunziata di Nino Pisano, perfettamente conservata. Visitandola, vi immergerete in mille anni di arte e storia.
Piazza Eleonora d’Arborea
Piazza Eleonora d’Arborea ospita il municipio della città. Davanti a questo, giace la statua della giudicessa, che dà il nome alla piazza, nell’atto di promulgare la carta de logu, importantissima raccolta di leggi, fino ad allora tramandate solo oralmente.
Fu tra i primi codici giuridici a essere promulgati e dimostra l’avanguardia del Giudicato di Arborea. Scritta in italiano per essere capita da tutti, anche se si usava il latino per queste cose.