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Alghero
Alghero, è la quinta città dell’isola per numero di popolazione e la più visitata fra le località sarde. Di origine catalana, risalente all’XI sec., l’affascinante storia della città è ben documentata dalle mura gialle e dall’antichità delle facciate delle abitazioni.
Nel corso dei secoli le diverse dominazioni, genovesi e pisane in particolar modo, hanno arricchito la città, favorendo una piacevole commistione delle tradizioni spagnole con quelle delle repubbliche marinare.
Il centro storico cattura i visitatori in un labirinto di vicoli e caratteristici tetti rossi, per condurlo ai bastioni del porto, che circondano in un abbraccio la costa, una passeggiata che al tramonto si tinge di sfumature vermiglie. Un colore che ricorda il pregiato corallo, una delle maggiori attrazioni turistiche di Alghero, che dà anche il nome al litorale (Riviera di Corallo) e decora le stanze del Museo del Corallo, uno spettacolo assolutamente da non perdere.
La spiaggia più famosa, meta ambita di famiglie e giovani, è Le Bombarde: con la sua acqua cristallina e il fondale sabbioso trasparente è adatta tanto a chi vuole rilassarsi, immerso nella bellezza naturale, quanto agli appassionati delle escursioni in barca ,lungo la baia.
Poco distante dalla città vi sono diversi siti di escursione. Proseguendo verso nord si trovano i suggestivi ginepri secolari della pineta di Maria Pia e, più in là, la rinomata spiaggia del Lazzaretto, particolare per le sue sabbie chiare finissime, anticamera del Golfo di Porto Conte. Il fenomeno del carsismo rende questa area sorprendentemente generosa di piccole grotte e anfratti naturali, fra cui la ben nota Grotta di Nettuno: raggiungibile sia in barca, sia via terra attraverso l’Escala del Cabirol, è uno dei gioielli dell’Area Marina Protetta Capo Caccia – Isola Piana.
Alghero è anche un importante sito di interesse archeologico, come testimoniato dalla presenza di tracce preistoriche, tra cui i complessi nuragici di Palmavera e la necropoli di Anghelu Ruju.
Attrazioni ad Alghero
Strada Provinciale 105 Alghero-Bosa
45 km di emozioni e natura incontaminata è la strada che da Alghero va a Bosa. L’indimenticabile litoranea si affaccia su uno splendido mare azzurro e turchese, tra ovili in pietra, aquile reali e falchi pellegrini.
Tanta è la sua bellezza che in passato la strada è stata proposta al riconoscimento come patrimonio UNESCO.
Museo del Corallo
L’identità culturale di Alghero nasce dal profondo legame con il Corallium Rubrum, considerato l’oro rosso del mediterraneo. Per celebrare la storia di questa secolare simbiosi, la novecentesca villa Costantino, in stile Liberty, ospita il Museo del Corallo.
La visita immerge nella curiosa storia di questo materiale pregiatissimo, attraverso l’esposizione di opere d’arte tradizionali degli artigiani algheresi.
Punta Giglio
Le Bombarde
Lago Baratz
Il lago di Baratz è l’unico bacino naturale della Sardegna, immerso in una lussureggiante vegetazione mediterranea, luogo ideale per la testuggine d’acqua dolce.
Un’atmosfera misteriosa avvolge chi passeggia, a causa della nota leggenda di un’antica città sprofondata nelle sue acque. Situato fra Sassari e Alghero, è poco distante dall’affascinante spiaggia di Porto Ferro.
Area Marina Protetta Capo Caccia
Cattedrale di Santa Maria
Commissionata nel XVI sec. per la neonata Diocesi di Alghero-Bosa, la Cattedrale di Santa Maria è il più importante monumento religioso della città, splendida unione fra lo stile gotico-catalano ed elementi rinascimentali.
Il campanile svetta sui tetti rossi delle abitazioni, ben visibile dalla costa come se fosse un faro per i viaggiatori.
Capo Caccia
Dalla città di Alghero un breve tratto in auto conduce sul promontorio di Capo Caccia, che dà il nome all’AMP circostante.
Sulla cima, a ben 170 m s.l.m., la scogliera precipita vertiginosamente sul mare, dipingendosi di pennellate rosso fuoco al tramonto. Qua, fra le falesie, è possibile visitare la Escala del Cabirol che scende a picco verso la Grotta di Nettuno, come un capriolo esperto.
Complesso nuragico di Palmavera
Raggiungibile comodamente a nord di Alghero, nel Parco di Porto Conte, giace il complesso nuragico di Palmavera. Il promontorio omonimo ospita un villaggio costruito in calcare e arenaria, risalente all’epoca nuragica.
Al centro dell’antico insediamento spiccano due torri, circondate da molte capanne. Sebbene fossero inizialmente quasi 200, oggi ne restano meno di 50.
Necropoli di Anghelu Ruju
La Necropoli di Anghelu Ruju si trova vicino alla città di Alghero, nel nord ovest della Sardegna. Il sito archeologico è diventato famoso per la scoperta di una statuetta prenuragica della Dea madre. È la più grande necropoli prenuragica dell’isola, risalente alla civiltà Ozieri dal 3200 A.C al 2400 A.C.
Le grotte artificiali mostrano una precoce abilità costruttiva dei suoi antichi abitanti. Non solo, le sculture di toro sulle pareti e i manufatti ritrovati indicano che queste popolazioni avevano già una sviluppata sensibilità artistica.
Il biglietto di ingresso è economico ed il sito chiude solamente nel giorno di Natale.
Cosa curiosa, la Necropoli è stata scoperta all’interno di una tenuta vinicola, il cui vino ha preso lo stesso nome del sito archeologico.
Torre e bastioni
Fra le poche città italiane ad aver conservato quasi intatte le proprie mura, Alghero è cosparsa per tutto il centro storico di torri, lasciando la piacevole sensazione di un tuffo nel passato.
I bastioni della città vecchia sul mare, del periodo aragonese, sono il luogo ideale per ammirare i riflessi del sole sul mare al crepuscolo.
Grotta di Nettuno
Situata sulla costa vicino ad Alghero nel nord della Sardegna, la Grotta di Nettuno si può visitare solo se le condizioni meteo sono favorevoli. Infatti, per accedervi ci sono 2 metodi. Il piú facile è partire da Alghero con il traghetto (con viaggi frequenti) e così avrete l’occasione di ammirare la costa di scogliere e intriganti insenature. Il piú difficile è percorrere la scalinata di 654 gradini sul fianco della scogliera.
La grotta contiene molti luoghi interessanti, come il Lago salato di Lamarmora, o lo stupefacente Suonatore d’Organo. Si tratta di una roccia che sembra formare un volto umano e delle canne d’organo (cosiddetto pareidolismo). La grotta è stata il set di un film cult italiano, “L’isola degli uomini di pesce”, dalle atmosfere che ricordano i romanzi di Jules Verne.